Pisanu strappa il si di Gheddafi

di Michele De Marsico

Del 4 luglio 2003 da Roma

ROMA. Il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu (nella foto), ha firmato a Tripoli un accordo con il governo Ubico per il contrasto dell'immigrazione clandestina di grande importanza per limitare l'afflusso delle carrette nel mare sulle coste del nostro Paese. "A conclusione dei colloqui - è la notizia riportata in un comunicato del Viminale - è stata filmata un'intesa operativa che definisce le modalità pratiche della collaborazione bilaterale tra gli organi competenti dei due Paesi per la lotta alle organizzazioni criminali che sfruttano i migranti clandestini". Quali siano nei particolari le modalità concrete attraverso le quali si realizzerà la cooperazione tra Roma e Tripoli per limitare l'afflusso dei clandestini, il Viminale non lo dice, ma è chiaro che il passo appare di fondamentale importanza. La maggior parte delle ultime carrette del mare giunte a Lampedusa nell'ultimo mese sono passate per la Libia che applica scarsissimi controlli , pi certo l'intesa operativa è stata siglata dal direttore generale della Pubblica sicurezza, prefetto Gianni De Gennaro, che ha accompagnato il ministro dell'Interno, nella visita ufficiale a Tripoli. Per la Libia a sottoscrivere l'impegno è stato il sottosegretario per gli, affari alla sicurezza, Omran Hameda Essudani. L'accordo rientra, afferma il Viminale, "nel quadro dell'accordo di cooperazione per la lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata e al traffico degli stupefacenti e sostanze psicotrope, sottoscritto tra i due Paesi a Roma, il 13 dicembre 2000, della dichiarazione di Tripoli del 29 e 30 maggio 2002 adottata nell'ambito del dialogo 5+5 e dei risultati delle riunioni italo-libiche tenutesi a Roma dal 31 luglio-1 agosto 2002 e 16-17 aprile 2003". È in questo ambito che il ministro dell'Interno italiano "ha compiuto una visita di lavoro nella Grande Jamahiria nel corso della quale - si legge nel comunicato - ha avuto colloqui con il segretario del Comitato popolare generale per la giustizia e la sicurezza pubblica che hanno con sentito di approfondire le tematiche relative all'immigrazione nelle zone di comune interesse e i gravi riflessi sul piano umano, economico e sociale, e di far riferimento all'opportunità di promuovere intese per Io sviluppo dell'economia locale e la stabilizzazione delle popolazioni interessate". "Le due parti hanno convenuto di adoperarsi -si legge cera nella nota - per contribuire a definir possibili modalità per la prevenzione del fenomeno dell'immigrazione clandestina".

 

 

 

 

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