Libia isolata ricorda le vittime del fascismo

Del 15 ottobre 2002 da Corriere della Sera

TRIPOLI - Libia isolata dal mondo per una giornata in ricordo delle vittime del crimine selvaggio commesso dai fascisti italiani. Ieri nessun volo internazionale è decollato o atterrato dagli aeroporti, nessuna chiamata telefonica con l'estero: una segreteria telefonica ricordava la mobilitazione nazionale contro l'occupazione durata dal 1912 al 1942. Una commemorazione che il governo di Tripoli porta avanti da anni, nonostante il documento congiunto siglato con il nostro Paese nel 1998 che viene a coincidere con la vigilia del viaggio del premier Silvio Berlusconi in Libia. Il Presidente del Consiglio domani mattina avrà il primo incontro con Gheddafi, nel tentativo di aprire "una nuova pagina" nelle relazioni tra i due Paesi. Dopo il lungo lavoro diplomatico svolto da Giulio Andreotti, concluso dall'allora ministro degli Esteri Lamberto Dini con l'accordo del '98, a Tripoli ci sono state le visite ufficiali di Massimo D'Alema e Renato Ruggiero. Ma successivamente, secondo gli addetti ai lavori, tra Roma e Tripoli sono sorti alcuni "malintesi" legati anche a nuove richieste di indennizzi che i libici avrebbero formulato per compensare i danni causati dal colonialismo dell'Italia fascista, che hanno determinato una fase di stallo nello sviluppo della relazioni bilaterali, soprattutto a livello politico, superata il 9 ottobre da un colloquio telefonico tra Berlusconi e Gheddafi. Ora la missione del premier dovrebbe consentire di restituire "pienezza e sistematicità" - come osservato da fonti diplomatiche nei giorni scorsi - a rapporti bilaterali che assumono rilevanza ancora maggiore alla luce delle necessità di garantire la sicurezza nel Mediterraneo.

 

 

 

 

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