Rapporti bilaterali Italo-Libici

Le relazioni bilaterali hanno avuto una svolta con la firma a Roma, il 4 luglio 1998, del Comunicato Congiunto, che fissa i termini del superamento delle conseguenze del periodo coloniale e bellico e getta le basi per una nuova fase di cooperazione. Le intese di principio contenute nel Comunicato Congiunto hanno avuto un seguito attuativo in diversi settori con l'avvio di varie iniziative dal carattere umanitario e riparatorio.La qualità dei rapporti bilaterali è stata confermata in occasione dei numerosi incontri politici che hanno avuto luogo a partire dalla visita a Tripoli del Ministro degli Esteri Dini immediatamente dopo la decisione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di sospendere le sanzioni (aprile 1999). Nei giorni 11-13 dicembre 2000 si è tenuta a Roma la VIII sessione della Commissione Mista, ribattezzata per l'occasione Riunione del Comitato per il Partenariato italo-libico, nel corso della quale è stato esaminato lo stato delle iniziative avviate dall'Italia per l'attuazione del Comunicato Congiunto del 4 luglio 1998. Tra queste, innanzitutto i lavori di riqualificazione del Centro di Riabilitazione ortopedico di Bengasi, nonchè i programmi nei settori dell'assistenza allo studio e in quello sanitario, per la valorizzazione agricola delle zone bonificate dalle mine e per la restituzione dei reperti archeologici trasferiti dalla Libia durante il periodo coloniale. E' stato altresì verificato l'andamento della collaborazione avviata dall'Isiao con il Lybian Studies Centre di Tripoli per le ricerche storiche e socioculturali circa il trasferimento coercitivo di cittadini libici durante lo stesso periodo. Particolare attenzione è stata dedicata alle prospettive di sviluppo dei rapporti economici e commerciali, dopo l'accordo raggiunto dalla SACE con le autorità finanziarie libiche per il pagamento dei crediti assicurati e l'intesa circa la ripresa delle attività del Comitato Misto incaricato di esaminare le posizioni delle imprese italiane che vantano crediti non assicurati nei confronti di Istituzioni, Enti ed organismi libici. Particolare rilevanza ha assunto la visita del Ministro degli Esteri Renato Ruggiero (2 settembre 2001) che in una serie di importanti incontri con lo stesso Leader libico, il Ministro Shalgam ed altre personalità libiche, ha posto le premesse per imprimere un nuovo salto di qualità nelle relazioni bilaterali che, superato definitivamente il retaggio del passato, permetta di costituire un sempre più forte rapporto speciale tra i due Paesi. Tale linea viene confermata anche in occasione dell'incontro a Roma tra il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ed il Ministro degli Esteri libico, Abdelrahman Shalgam (25-26 febbraio 2002) - nel corso del quale sono state poste le premesse per la stipulazione di un trattato di Amicizia, Cooperazione e Buon Vicinato, che costituirà il quadro d'insieme di tutte le relazioni bilaterali. Particolare rilevanza ha anche assunto la visita in Libia del Sottosegretario Sen. Alfredo Mantica che oltre a visitare il padiglione italiano alla Fiera Internazionale di Tripoli ha inaugurato l'ospedale ortopedico di Bengasi, primo progetto del Comunicato Congiunto portato ad effettiva conclusione. Il coronamento dell'intensa attività politica e diplomatica degli ultimi anni si è avuto il 28 ottobre scorso con la visita del Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Silvio Berlsconi, mirata ad imprimere una spinta decisiva al rapporto bilaterale. Il Presidente del Consiglio si è intrattenuto a lungo con il Colonnello Gheddafi, per passare in rassegna tutto l'ampio spettro delle relazioni italo-libiche e le principali tematiche internazionali.

 

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