Caso Libia, è scontro Castelli-Fini

Del 23 febbraio 2006 da Il Secolo XIX

Roma Scontro nel governo sui fatti di Libia, costati 14 morti e la distruzione del consolato italiano, e sulle dimissioni del ministro leghista Roberto Calderoli. Il vicepremier Gianfranco Fini ha dichiarato in Senato che «senza i motivi offerti dalle affermazioni di Calderoli, le manifestazioni di Bengasi difficilmente avrebbero preso di mira obiettivi italiani». Dura replica dalla Lega. Il ministro della Giustizia Roberto Castelli definisce «inaccettabili» le dichiarazioni di Fini, tanto più perché espresse nella sede formale del Parlamento. «Chi non ci vuole non ci merita», ha commentato, profondamente offeso dalle parole del vicepremier, il ministro leghista del Welfare, Roberto Maroni. Sul caso si è espresso anche il ministro degli Interni, Giuseppe Pisanu, che non ha escluso «atti isolati di rivalsa» degli islamisti contro l'Italia.

 

 

 

 

 

 

 

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