Nata quasi per caso una clamorosa operazione che coinvolge il figlio del leader libico, 28 anni domani. Gaucci: porto Gheddafi jr. a Perugia

di Andrea Santoni

Del 7 giugno 2003 da Corriere dello Sport

 Al Saadi Gheddafi, giusto 28 anni domani, figlio del leader libico Mohammar, potrebbe essere il nuovo Nakata del Perugia. Quando c’è di mezzo Luciano Gaucci, tutto è possibile. La vicenda che ha preso corpo tra Germania, Perugia e Tripoli, via Roma è solo l’ultima trovata bizzarra e formidabile di big Luciano, che ha ufficialmente presentato al giovane ingegnere-calciatore una proposta di tesseramento per la prossima stagione. Ora tocca ad Al Saadi decidere, e lo farà nei prossi­mi giorni, entro mercoledì prossimo, giorno del­la finale di Champions League tra la sua Juve e il Milan, che seguirà dalla tribuna d'onore dell'Old Trafford.

Non era semplice concepire un'operazione di questo genere. E in effetti tutto è partito quasi per caso, prendendo spunto da una articolo ap­parso, ali inizio di maggio, su Der Spiegel, Io specchio tedesco, il più diffuso settimanale edi­tato in Germania. Nel numero in edicola il 5 maggio scorso un pezzo duramente critico smonta la figura del figlio del leader libico, at­taccandolo non sul piano delle molteplice atti­vità finanziarie della sua Latteo (Libyan Arab Foreign Investment Company) ma su quello evi­dentemente assai più sensibile dei suoi interes­si sportivi (GheddafìJr. tra l'altro è il presiden­te della federcalcio libica) e soprattutto metten­do in discussione il suo valore "tecnico". Lui, tifosissimo della Juve, capitano della nazionale e dell'Ittihad (ovvero l'Unità), squadra leader del campionato di Libia allenata da Dossena, da sempre, ricorda Der Spiegel, sogna di giocare nel campionato italiano. Solo che nessuno lo ha mai preso in seria considerazione. Neppure il Perugia di Luciano Gaucci, del quale il setti­manale tedesco riporta una affermazione dra­stica, ai tempi dell'ultima B umbra, cinque an­ni fa: «Io Gheddafì jr non lo prenderei neppure gratis».

Un servizio giornalistico scomodo, che non è .sfuggito a Gianluca Di Carlo, tra l'altro responsabilità della comunicazione della Federcalcio li­bica, uomo di fiducia dell'ingegnere nel nostro Paese. La sorpresa per le parole di Gaucci, da tempo amico personale di Al Saadi, è stata grande. Da qui una telefonata per chiarire il passaggio attribuito a Big Luciano. Il quale non si è scomposto affatto. Anzi, nel momento stesso in cui negava il giudizio ha pensato bene di non smentire il suo carattere: «Dica piuttosto ad Al Saadi che lo aspettiamo a Perugia. No, non per un'amichevole. Se lui vuole può essere un gio­catore del Perugia nella prossima stagione».

Di Carlo a questo punto non ci ha messo un secondo a superare la sorpresa: «Guardi presi­dente che la prendo in parola». "Io quella le ho dato. Non scherzo. Mi faccia sapere». Tutto questo avveniva due giorni fa. Ieri poi una mali ha I raggiunto Gheddafi jr a Tripoli. E il cerchio si è . chiuso. Si tratta di vedere adesso quale tipo di meccanismi l'offerta di Gaucci sarà in grado di mettere in moto.

Da parte sua naturalmente Big Luciano gon­gola soddisfatto, convinto di aver fatto una vol­ta di più la cosa giusta: «Perché lei Al Saadi non lo prenderebbe? Guardi, se Gheddafi, che è per­sona squisita oltre che buon giocatore, vuoi ve­nire a giocare nel Perugia io sono soltanto lu­singato. Come la prenderebbe Cosmi? Siamo in­tesi con lui che faremo 11 punto sulla squadra 2003/2004 solo da lunedì prossimo, dopo la fi­ne del campionato. Una cosa è certa: Cosmi sarà il nostro allenatore ancora a lungo e se arriverà Gheddafi allenerà e farà giocare anche Gheddafi».

 

 

 

 

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