Italia-Libia: Gheddafi, Roma amica ma deve pagare risarcimenti

Del 8 ottobre 2003 da Agenzia AGI

Misrata (Libia), 8 ott. - ore 11,03

L'Italia e' un "Paese amico", ma deve pagare gli indennizzi per i 32 anni di dominio coloniale in Libia. Lo ha detto Muhammar Gheddafi, che ha ringraziato Roma per "il sostegno dato alla Libia" nella campagna per la revoca delle sanzioni imposte dalle Nazioni Unite, ma che ha anche minacciato ritorsioni sulle imprese italiane se l'Italia non rispettera' gli accordi che riguardano i risarcimenti. Durante un manifestazione femminile a Misrata, 200 chilometri a est di Tripoli, Gheddafi ha detto che "se continuera' a ignorare gli accordi gia' siglati sugli indennizzi, l'Italia potrebbe perdere i suoi interessi in Libia con danni enormi per le aziende italiane". Nel 1998 Roma e Tripoli siglarono un documento congiunto in cui l'Italia presentava formalmente le sue scuse per qualunque offesa arrecata al popolo libico durante il dominio coloniale andato avanti dal 1911 alla meta' della Seconda Guerra Mondiale. Roma si e' anche impegnata a eliminare le migliaia di mine rimaste interrate e a costruire un ospedale. Riguardo le altre pretese economiche avanzate dal colonnello, l'Italia considera la vicenda conclusa con un accordo del 1956 sottoscritto da re Idriss, deposto 13 anni piu' tardi da Gheddafi. L'applicazione della dichiarazione del 1998 e' stata discussa in occasione di una visita che Silvio Berlusconi fece Libia un anno fa e dal ministro degli Esteri, Franco Frattini, l'estate scorsa.

 

 

 

 

 

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