La grande svolta del colonnello che cerca amici in Occidente

di Giampaolo Cadalanu

Del 3 settembre 2003 da La Repubblica

"Dio stramaledica il denaro ! A che serve ? Possiamo tranquillamente utilizzarlo per difendere il nostro Paese". Con queste parole Muhammar Gheddafi ha annunciato ai connazionali che non aveva perduto l'onore della Libia, "saldando" in contanti le questioni sospese: Lockerbie, il Niger, la discoteca La Belle. E adesso l'obiettivo di tornare a testa alta nella comunità internazionale sembra a portata di mano. Il nuovo Gheddafi non è più l'"appestato", il nemico numero uno che gli americani volevano a tutti i costi spazzar via dalla scena mondiale. È un leader preoccupato di sapere il suo Paese ancora nella "lista nera" del Dipartimento di Stato. E dopo aver visto la decisione dell'intervento americano in Iraq, vuole scacciare ogni dubbio sul suo definitivo rifiuto del terrorismo. L'offerta di chiudere la vicenda dell'aereo PanAm precipitato sulla Scozia nel dicembre 1988 con 270 vittime era stata accolta come un ramoscello d'ulivo per Gran Bretagna e Stati Uniti. Nei giorni scorsi la leadership di Tripoli ha voluto fare un passo avanti anche con Parigi: un risarcimento equivalente a quello di Lockerbie è stato concordato anche per i familiari delle 170 vittime del Dc-10 francese Uta, caduto nel '89 sul deserto del Tènerè mentre volava da Brazzaville a N'djamena. All'inizio per le famiglie francesi era stato offerto un risarcimento minore. Poi forse ha prevalso lo spirito di pacificazione, o forse invece la coscienza che la Francia ha il diritto di veto in Consiglio di Sicurezza, e può quindi puntare i piedi perché l'Onu mantenga le sanzioni su Tripoli, varate nel 1992. Ma l'offensiva diplomatica era andata oltre, coinvolgendo anche Berlino. La Germania non ha il potere di veto come i membri permanenti, ma starà nel Consiglio di Sicurezza alla fine del 2004, ed è sempre un paese "pesante" nel balletto delle relazioni internazionali. Per tornare in buoni rapporti, meglio chiudere anche il conto della La Belle, la discoteca saltata in aria a Berlino ovest nel 1986, con tre vittime e 200 feriti. E così Tripoli ha deciso di pagare, di usare il maledetto denaro, piuttosto che contestare la sentenza del tribunale tedesco che attribuiva ai servizi segreti libici le responsabilità dell'attentato. Chiusi i vecchi conti, l'embargo alla Libia sarà presto sul tavolo del Consiglio di Sicurezza. E il risultato non è in discussione: nessuno vuol più lasciare "fuori della porta" del mondo civile un paese pieno di risorse, ricco mercato potenziale.

 

 

 

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