Prostituzione: incontro utile o puttanata?

di Vittorio Pezzuto

Del 5 agosto 2003 da L' Opinione

Estate all'insegna del sesso per la Chiesa cattolica. Prima l'invito del Papa ai giovani affinché passino in castità le loro vacanze. Poi l'anatema del Vaticano contro le coppie gay e gli Stati che intendano regolarizzarne la posizione davanti alla legge. Infine il viaggio di don Oreste Benzi - una vita dedicata alle prostitute - che ha deciso di farsi ambasciatore di se stesso in terra libica. Ha incontrato sotto un albero il dittatore Gheddafi e lo ha innalzato a interlocutore per risolvere il problema delle donne africane che - transitando per Tripoli - vengono a battere in Italia. Il colonnello gli è apparso nel deserto come il miraggio dell'homo novus: "E' una delle personalità principali per risolvere ancora oggi i problemi dell'Africa", "Mi è sembrata una persona che vuole fare sul serio". L'analisi politica del prete è fulminante: "Queste popolazioni stanno vivendo uno sfruttamento peggiore di quello del colonialismo. Molte dittature sono finite, può nascere una nuova epoca che punti a non inglobare questi popoli, ma a renderli finalmente liberi". Tradotto: Gheddafi è un sincero democratico e la globalizzazione sta portando alla rovina un intero continente. Poi la proposta rivoluzionaria: "Chiederò a Prodi che ogni nuovo paese che entra nell'Ue si unisca in gemellaggio con un paese africano per fare arrivare a questi popoli quello di cui hanno veramente bisogno, ovvero sapere e tecnologia". E la vecchia Europa? Nessun problema: che continui a farsi fottere da Gheddafi, pagandolo in milioni di dollari per la prestazione.

 

 

 

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