Gheddafi incorona "Miss Internet"

di Marco Berti

Del 4 novembre 2002 da Il Messaggero

Per la Libia è stata la prima volta. Uno spettacolo con 25 reginette di bellezza provenienti da altrettanti paesi del mondo non s'era mai visto. E lui, il leader della "Jamahiriyah araba libica popolare socialista", Moammad Gheddafi, ha apprezzato molto, al punto di farsi fotografare sorridente fra le miss. Tutto questo non è poco per uno stato islamico che ha comunque ormai aperto i battenti all'Occidente. Il concorso, organizzato nel Paese nordafricano da due manager libanesi, i fratelli Omar e Walid Harfouch, il cui motto è "la bellezza salverà il mondo", era intitolato a "Miss Internet": i navigatori in rete di tutto il mondo hanno così eletto le miss dei rispettivi paesi cliccando sul sito www.missnetworld.tv.: venticinque ragazze, tra cui Beatrice, la miss italiana, sono così arrivate in finale e alla fine è uscita vincitrice una giovane suddita di Sua Maestà britannica, Lucy Layton, 22 anni. Il premio? Venticinquemila dollari (più o meno venticinquemila euro). Alla seconda classificata, la marocchina Nadia ben Azaz, sono andati quindicimila dollari, mentre la terza, la tedesca Justyna Rysca, di dollari ne ha messi in tasca diecimila. La festa per la cerimonia di consegna dei premi si è svolta in uno dei più grandi ed esclusivi hotel di Tripoli nella notte fra sabato e domenica. E qui un piccolo tributo all'Islam le miss hanno dovuto pagarlo: niente bikini, niente abiti succinti, niente corpi in mostra, come è prassi nei concorsi di bellezza, ma gonne, jeans e magliette su cui campeggiava l'immagine del padrone di casa, Gheddafi. Per tutta la settimana le partecipanti al concorso sono state ospiti del governo di Tripoli: hanno visitato le bellissime spiagge del Nord del Paese, sul Mediterraneo, il deserto e i monumenti più significativi della regione. Quali sponsor migliori delle venticinque miss per lanciare una campagna internazionale sul turismo in Libia ? C'è stata anche qualche lacrima. Non delle ragazze che non sono state incoronate, ma della miss statunitense, Tecca Zendik, 23 anni, di Los Angeles. Tecca ha pianto quando si è sentita raccontare dallo stesso Gheddafi l'episodio del bombardamento che i connazionali della ragazza, gli americani, avevano compiuto contro la sua abitazione nel 1986, nel corso del quale perse la vita la figlia adottiva del leader libico. L'attacco a Gheddafi fu ordinato per rappresaglia dall'allora presidente statunitense, Ronald Reagan, dopo l'attentato terroristico alla discoteca di Berlino in cui morirono due soldati americani e una ragazza turca. Secondo Washington, il mandante fu proprio Gheddafi. Gli aerei Usa bombardarono due città libiche e la residenza del leader dove appunto si trovava la figlia adottiva. Ma Gheddafi, alla fine, si è dimostrato un uomo dal cuore tenero. Commosso dalle lacrime della ragazza, l'ha abbracciata e le ha chiesto scusa per aver ricordato quella tragica vicenda.

 

 

 

 

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