Gheddafi: “La Libia accetta la legalità internazionale”

Del 2 settembre 2002 da Il Tirreno

 
Tripoli -  In un discorso pronunciato nella località desertica di Sebah, nel profondo sud del Paese, nel 33° anniversario del colpo di stato che lo portò al potere, e teletrasmesso alla nazione, Muhammar Gheddafi ha promesso che la Libia d’ora in poi “accetterà la legalità internazionale”.
 
Gheddafi ha spiegato, davanti a migliaia di persone convocate nel deserto, quale sarà adesso la nuova linea del suo regime: adesione alla politica dell’Unione Africana “anche nei confronti dell’entità sionista (ossia lo Stato d’Israele) e non più dalla parte del mondo arabo “stordito dalla globalizzazione” e guidato da una Lega Araba “docile ed inefficace”.
 
Gheddafi ha anche sconsigliato un attacco militare statunitense contro l’Iraq perché, ha detto, “trasformerà l’Iraq in un altro Afganistan” e perché offrirà ad Osama Bin Laden il pretesto per presentarsi come il difensore dei musulmani contro l’occidente ed ha rivelato che un numero imprecisato di miliziani di Al-Qaida sono stati catturati in Libia nelle cui carceri sono attualmente rinchiusi. Gheddafi li ha definiti prigionieri “ eretici che intrattenevano rapporti in Afganistan con i talebani e con Al-Qaida ed ha precisato che sono trattati nella stessa maniera in cui lo fa l’America a Guatanamana.

 

 

 

 

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